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Anguilla - Capitone in Roma e dintorni

E' un animale di forma cilindrico-allungata, schiacciato posteriormente, (misure: 30-50 cm i maschi e 40-100 cm le femmine); la pelle è abbastanza spessa e grassa, colore verdastro, spesso grigio scuro, ventre bianco o giallastro.
Habitat - abitudini. Di giorno sta nascosta nel fango del fondo, in mare, in acque salmastre e dolci e nelle falde sotterranee; tollera molto bene gli sbalzi di temperatura e di salinità. Vive nelle acque interne fino a maturità sessuale, poi si dirige in mare dove si riproduce in alcune zone dell’Oceano Atlantico, nel Mar dei Sargassi e delle Isole Bermude. Le larve, dopo un lungo viaggio ed alcune metamorfosi, raggiungono i fiumi come anguille trasparenti comunemente chiamate "ceche". Crescendo diventano giallastre, mentre nel periodo della riproduzione avevano il dorso nero e il ventre argenteo. Le anguille, al pari dei salmoni, muoiono dopo la riproduzione. La femmina può raggiungere grandi dimensioni e viene chiamata "capitone". Può pesare fino a 6 Kg; i maschi sono più piccoli, difficilmente il loro peso supera i 200 grammi. Ha abitudini prevalentemente notturne. E’ un cacciatore attivissimo; di ottimo olfatto, predilige gli invertebrati sul fondo, pesci e uova, anfibi e vertebrati che frequentano gli ambienti acquatici.

La pesca con le nasse: alcuni vecchi barcaroli-pescatori conseguono buoni risultati col bertovello, una specie di nassa. E' uno strumento a forma di cono con all’interno setti sempre più piccoli che favoriscono l’entrata del pesce e ne impediscono la fuga. Esche più comuni: granchio comune, vermi e lombrichi. I periodi più redditizi vanno da ottobre a gennaio, soprattutto dopo abbondanti piogge.
La pesca a fondo e’ la più usata e la più redditizia per il pesca-sportivo: di notte o col fiume sporco, di solito, si fanno buone catture.
Sappiamo che l’anguilla un pesce molto vivace e, una volta punto dall'amo, vende cara la pelle. Io ferro in maniera decisa e recupero velocemente: se l’anguilla riesce ad "accodarsi" intorno ad un ramo sommerso o a raggiungere qualche fessura sul fondo è impossibile da salpare. Ne consegue che gli attrezzi devono essere robusti e il nylon di un certo diametro. Per la pesca alla nostra amica non costruisco montature sofisticate cerco di adeguarle al luogo, e ai probabili ostacoli presenti sul fondo. Nei porti: lenza madre dello 0,30 , piombo scorrevole, terminale dello 0,25 lungo 50 cm, amo del 7 a gambo corto.
Nel Tevere: lenza madre dello 0,40, piombo da 80 gr per contrastare la corrente, girella a moschettone, terminale dello 0,30 lungo 50cm, amo forgiato storto del n°6 .
C'è chi pesca con lanci lunghi ... io preferisco pescare vicino alla riva in quanto lì è più probabile la presenza dei lombrichi, esca che l'anguilla conosce bene. Possono innescati su ami dal n° 4 al n°7. Per i capitoni, nei canali di Maccarese, adopero il fegato e il polmone di pollo: pezzi lunghi 3-4 cm, innescati su ami n°7.
L'abboccata, di solito, è preceduta da uno, due timidi squilli del campanello posto sul cimino e termina con un'affondata decisa.
Per uccidere l’anguilla, limitandone le sofferenze, l' afferro con una mano avvolta in uno straccio umido, che avevo in precedenza strofinato sulla sabbia, per la testa e con l’altra mano la colpisco sulla coda con un pezzo di legno, in modo da rompere il sacco linfatico. Attenzione ad evitare il contatto con ferite sulla pelle o altro perchè Il sangue dell’anguilla è tossico.